Robe da chiodi

Rossi e Agostino

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Da l’Autobiografia scientifica di Aldo Rossi.

«… pensavo che l’ultimo progetto, come l’ultima città conosciuta, come l’ultima relazione umana, fosse la ricerca della felicità identificando poi la felicità come una sorta di pace e poteva essere una felicità d’inquietudine ardita ma sempre definitiva. Per questo ogni presa di coscienza delle cose si confondeva con il gusto di poterle abbandonare, di una sorta di libertà che sta nell’esperienza, come un passaggio obbligato perché le cose avessero la loro misura. Da sempre pensavo al passo di S.Agostino ” Signore Dio, poiché tutto ci hai fornito, donaci la pace, la pace del riposo, la pace del sabato, la pace senza tramonto. Tutta questa stupenda armonia di cose assai buone, una volta colmata la sua misura, è destinata a passare. Esse ebbero un mattino e una sera.” Ma è certo che il compimento andava oltre l’architettura e ogni cosa è soltanto la premessa di ciò che vogliamo fare. »

Written by giuseppefrangi

Maggio 27th, 2008 at 10:31 pm

Posted in architettura

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