Robe da chiodi

Benvenuta l’arte in condominio

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L’arte si sta trasformando in un fenomeno sempre più (felicemente) pervasivo. Domani 30 marzo a Padova l’arte entra anche in un condominio: accade a Padova, in un complesso del quartiere Guizza, dove viene inaugurato Settima onda, un appartamento dell’ultimo piano, che è stato messo a disposizione da chi ne è titolare (una museologa) per diventare spazio indipendente aperto al pubblico. La prima mostra, affidata alla curatela di Daniele Capra e Aurora di Mauro, non poteva che avere come tema la vita stessa di chi abita tra quelle scale e quei pianerottoli. “Mostra di condominio. Sorry, we are open”, questo il titolo della mostra, è, come spiegano i curatori, «un’inedita indagine sulla vita quotidiana e sulle relazioni interpersonali tra gli abitanti alla ricerca dell’umanità nascosta nei gesti quotidiani, nelle pieghe delle abitudini». Il progetto è stato realizzato da un fotografo che si firma con lo pseudonimo di Fratelli Calgaro (è il nome con cui Beppe Calgaro firma i suoi lavori artistici). Sono volti e ritratti di persone colti nei luoghi di lavoro e di intimità, nelle proprie case, nelle proprie cucine, in spazi in cui provenienza, cultura, censo sono visibili oltre le aspettative di una visione cronachistica che fa le persone tutte uguali, appiattite sul presente e senza storia. «La mostra», mi spiega Daniele Capra, «è l’occasione per vedersi/conoscersi ed innescare una relazione tra le persone del quartiere o, almeno, di una parte di esso: un modo per partecipare, per scambiarsi qualche parola, per andare oltre le porte chiuse delle proprie case». Il lavoro di Fratelli Calgaro infatti è stato attento a soprendere momenti veri, il più delle volte momenti come tutti gli altri, senza messe in posa. L’obiettivo entra e coglie attimi della giornata, che trasferiti all’appartamento della Settima Onda diventano occasione di condivisione, di nuovi legami, quasi di rivelazioni che aprono le porte e fanno sentire meno opprimenti i muri. Una bella idea, semplice e forte, che dimostra quanto la narrazione della vita possa rimetter in movimento la vita stessa.
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Written by gfrangi

Marzo 29th, 2014 at 9:08 am

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